SCARICA CALENDARIO 2024!

La pioggia nel Pineto di D'Annunzio

Gabriele D'Annunzio è sicuramente tra i poeti abruzzesi più famosi insieme a Ignazio Silone e Ennio Flaiano.

foto D'Annunzio

Foto di Gabriele D'Annunzio (Fonte: Wikipedia)

Il centro di questa poesia c'è l'amore del poeta per Eleonora Duse, la bellissima attrice con cui D'Annunzio ebbe una relazione.

La pioggia nel pineto parla di una passeggiata estiva in campagna insieme al suo amore, la pioggia improvvisa li costringe a ripararsi sotto una pineta e regalando loro un'atmosfera intima e suggestiva.

Il poeta si immerge nel paesaggio e nelle suggestioni che il temporale e la pineta gli regalano assoporando i rumori della natura e del picchiettare dell'acqua.

L'origine del nome di Pineto

La pineta di Pineto deve la nascita alla lungimiranza di Luigi Filiani che nel 1923 nonostante molti ostacoli riesce a piantare sul litorale ben 2000 pini (alberi del tipo “Pinus Pinaea“).

La poesia di D'Annunzio ispirò Filiani a cambiare il nome della frazione di Mutignano da Villa Filiani a Pineto.

foto pineta sul mare di Pineto

Foto della bellissima pineta sul mare di Pineto

Se in estate doveste trovarvi sotto questa pineta durante un temporale rileggete la poesia d'annunziana per assoperarne in pieno la ricerca dei sensi del poeta.

D'Annunzio era un esperto di Mindfulness a sua insaputa :-).

Il testo della poesia

Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane. Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove su i pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, su le ginestre fulgenti di fiori accolti, su i ginepri folti di coccole aulenti, piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggieri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri t'illuse, che oggi m'illude, o Ermione.

Odi? La pioggia cade su la solitaria verdura con un crepitio che dura e varia nell'aria secondo le fronde più rade, men rade. Ascolta. Risponde al pianto il canto delle cicale che il pianto australe non impaura, né: il ciel cinerino. E il pino ha un suono, e il mirto altro suono, e il ginepro altro ancora, stromenti diversi sotto innumerevoli dita. E immersi noi siam nello spirto silvestre, d'arborea vita viventi; e il tuo volto ebro è molle di pioggia come una foglia, e le tue chiome auliscono come le chiare ginestre, o creatura terrestre che hai nome Ermione.

Ascolta, ascolta. L'accordo delle aeree cicale a poco a poco più sordo si fa sotto il pianto che cresce; ma un canto vi si mesce più roco che di laggiù sale, dall'umida ombra remota. Più sordo e più fioco s'allenta, si spegne. Sola una nota ancor trema, si spegne, risorge, trema, si spegne. Non s'ode voce del mare. Or s'ode su tutta la fronda crosciare l'argentea pioggia che monda, il croscio che varia secondo la fronda più folta, men folta. Ascolta. La figlia dell'aria è muta; ma la figlia del limo lontana, la rana, canta nell'ombra più fonda, chi sa dove, chi sa dove! E piove su le tue ciglia, Ermione.

Piove su le tue ciglia nere sichè par tu pianga ma di piacere; non bianca ma quasi fatta virente, par da scorza tu esca. E tutta la vita è in noi fresca aulente, il cuor nel petto è come pesca intatta, tra le palpebre gli occhi son come polle tra l'erbe, i denti negli alveoli son come mandorle acerbe. E andiam di fratta in fratta, or congiunti or disciolti (e il verde vigor rude ci allaccia i malleoli c'intrica i ginocchi) chi sa dove, chi sa dove! E piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggieri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri m'illuse, che oggi t'illude, o Ermione.

firma D'Annunzio

Poesia recitata in musica

Roberto Herlitzka recita LA PIOGGIA NEL PINETO con Mahler Sinfonia No 5