Rocky Marciano la storia del pugile dal sangue abruzzese
abruzzesi illustri nel mondo
Rocky Marciano nacque negli Stati Uniti a Brockton il 1 settembre del 1923, il suo vero nome era Rocco Francis Marchegiano. Il tanto amato padre Pierino Marchegiano parti dall'Abruzzo, dal paese di Ripa Teatina (in provincia di Chieti), in cerca di fortuna in America.
Il pugile abruzzese sulla copertina di Sports Illustrated
Le origini abruzzesi di Marciano non mi erano note fino a quando mi ritrovai diversi anni fa a mangiare in una pizzeria nel centro di Ripa Teatina, le pareti erano tappezzate di quadri di Rocky Marciano, foto con dediche autografe, guantoni, ecc..
Rocky è una leggenda del pugilato, uno dei pugili più forti di tutti i tempi, l'unico peso massimo ad essere rimasto imbattuto, il suo record recita: 49 vittorie (di cui 43 per KO) e zero sconfitte.
Marciano è diventato campione del mondo di pugilato dei pesi massimi il 23 settembre del 1952, difese il titolo per 6 volte e rimase campione fino al novembre del 1956.
Solo Floyd Mayweather ha fatto meglio con 50 vittorie e nessuna sconfitta nella categoria superleggeri. L'ultimo incontro l'ha combattuto a 40 anni il 26 Agosto 2017 contro il campione di MMA McGregor che l'ho sfidato sul ring di Las Vegas in un match multimilionario.
Per la potenza dei suoi colpi era chiamato il Bombardiere di Brockton (The Brockton Blockbuster).
Rocco grazie al lavoro da muratore e la classica cucina italiana della mamma sviluppo da giovane un fisico forte e compatto. Il sogno di Rocky era di lavorare insieme al padre nel locale calzaturificio ma dovette desistere a causa di un'allergia alle polveri delle pelli.
Il suo fisico era tarchiato, 178 cm per 93 kg di peso, era dotato del più corto allungo della storia dei campioni dei pesi massimi, i suoi movimenti erano poco fluidi, poca tecnica e tuttaltro che veloce.
Come può un pugile con tali caratteristiche essere diventato una leggenda?
Rocky si allenava con determinazione, sacrifici che abbinati ad un fisico "duro" e ricco di stamina gli consentivano di demolire l'avversario. Rocco non era Muhammad Ali, non danzava sul ring ma soffriva e non si tirava indietro e la sua aggressività e testardagine stremavano l'avversario.
Rocky mentre corre, per rendere più duri gli allenamenti utilizzava scarpe con zavorre
L'arma in più del pugile abruzzese era sicuramente il suo destro, non veloce ma di una potenza disarmante, Marciano era famoso per il suo montante e per i colpi al corpo capaci da soli di mandare KO gli avversari.
Il montante distruttivo di Rocky Marciano
Lo stile di Rocky rispecchia i valori della sua regione di origine: poca apparenza, tanta sostanza, testardagine e voglia di sacrificio.
Marciano dimostro anche un grande cuore aiutando Joe Louis, un vecchio campione caduto in digrazia dopo il ritiro dal pugilato. Rocky morì giovane all'età di 46 anni precipitando con il suo aereo privato.
Negli anni sessanta Rocky torno in Abruzzo a visitare il suo paese Ripa Teatina ed incontrare i parenti, oggi nel paese si ricorda questo grande campione anche grazie ad una statua in bronzo eretta in suo onore.
La statua di Rocky Marciano a Ripa Teatina il suo paese di origine
Libri su Marciano
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Rocky Balboa e Rocky Marciano
Le qualità di combattente di Marciano, di persona caparbia e testarda, le sue origini sono simili a quelle del famoso personaggio cinematografico Rocky Balboa. In realtà il personaggio creato ed interpretato da Silver Stallone non è ispirato a Rocky Marciano ma bensì al meno noto pugile americano Chuck Wepner.
L'idea del film venne assistendo all'incontro del 24 marzo 1975 tra il grande campione del mondo dei pesi massimi Muhammad Ali e appunto lo sconosciuto Wepner.
L'incontro è imprevedibile, Wepner incassa tantissimi colpi da Ali ma rimane sempre in piedi! Nella nona ripresa addirittura Wepner riesce a mettere al tappeto Ali, complice uno sbilanciamento di quest'ultimo, nelle ultime 5 riprese si scatena la furia del campione del mondo che solo nell'ultima ripresa riesce a mettere al tappeto l'indomito Wepner.
In basso il video dell'incontro dove si può osservare la straordinaria tenacia e capacità di incassare i colpi di Wepner. Guardando i film di Rocky ed i pugni che quest'ultimo riceveva sul ring abbiamo sempre attribuito l'esagerazione alla finzione cinematografica, in realtà c'è stato un pugile che quei colpi li ha presi veramente!!.
Video intero dell'incontro Ali vs Wepner del 1975
Per dare l'idea dello stile di Wepner era soprannominato "Bayonne Bleeder", il sanguinante di Bayonne in quanto per i pugni che incassava il suo volto era sempre pieno di sangue. In carriera gli sono stati applicati ben 329 punti di sutura per le ferite al volto!
Un segno di Marciano nella saga di Baldoa però c'è ed è il suo stile di combattimento a cui Stallone si è ispirato. Uno stile poco spettacolare, fatto di forza, colpi al corpo e determinazione.